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ALPINE METTE IN GIOCO IL SUO PATRIMONIO ALLA “LE MANS CLASSIC”

01 Luglio 2014

La rinascita di Alpine, che si concluderà con la commercializzazione della Berlinetta del XX secolo nel 2016, è imperniata sull’eccezionale patrimonio di un Marchio leggendario. Per illustrare questo rapporto tra la storia e il presente, le Alpine saranno schierate alla settima edizione della “Le Mans Classic”, dal 4 al 6 luglio 2014.

Ogni due anni, la “Le Mans Classic” riunisce migliaia di partecipanti accomunati da una passione comune: l’automobile. L’evento, creato nel 2002, offre una straordinaria retrospettiva della “24 Ore di Le Mans” con 450 veicoli suddivisi in categorie, che vanno dal 1923 al 1979. Tra gli altri momenti di spicco dell’evento, la presenza dei membri di centinaia di club e il concorso “Le Mans Héritage”.

Nell’edizione 2014, Renault Classic schiera tre Alpine ufficiali, affidate a piloti di prestigio che hanno già partecipato alla “24 Ore di Le Mans” con la Marca o a personalità del mondo automobilistico.

  • Alpine M65: Piotr Frankowski (Polonia) / Richard Meaden (Gran Bretagna)
  • Alpine-Renault A110 1300S: Jean-Pierre Prévost (Francia) / Christian Chambord (Francia)
  • Renault-Alpine A443: Jean Ragnotti (Francia) / Alain Serpaggi (Francia)

Le tre Alpine saranno accompagnate da altri modelli iscritti per iniziativa privata.

Il debutto delle automobili create da Jean Rédélé sul Circuito della “24 Ore di Le Mans” risale al 1963, con la partecipazione di tre Alpine M63, che segna l’inizio di una grande avventura in tre atti.

Dal 1963 al 1969, le “piccole” Alpine puntavano alla vittoria nella loro categoria, all’indice di performance e a quello energetico. Siamo nel Periodo Blu.

Dal 1973, all’epoca dell’acquisizione della Marca da parte di Renault, nuove ambizioni permettono ad Alpine di battersi per la vittoria in classifica generale. Già nel 1976, la prima Renault-Alpine del Periodo Giallo segnava la pole position e il miglior giro in corsa. A due anni di distanza, la meta è stata raggiunta con una storica vittoria alla “24 Ore di Le Mans” 1978.

Dopo 35 anni, Alpine ritornava a Le Mans nel 2013. Come al debutto, Alpine A450 ostentava una magnifica livrea blu e ambizioni ragionevoli in categoria LM P2. Dopo un anno di esperienze, l’équipe concludeva al settimo posto scratch e sul podio della categoria nel 2014!

Categoria 4 (modelli dal 1962 al 1965): Alpine M65

  • Per la terza volta consecutiva, questa Alpine M65 di proprietà di Renault Classic sarà alle partenze della “Le Mans Classic”.
  • È stata una delle due Alpine M65 a partecipare alla "24 Ore" del 1965, pilotata da Mauro Bianchi / Henri Grandsire (abbandono al 32° giro).
  • Lo stesso telaio, trasformato in Alpine A210, partecipava poi all’edizione 1966 con Pauli Toivonen / Bengt Jansson (abbandono al 217° giro).
  • Per questa edizione 2014 di Le Mans Classic, l’Alpine storica è affidata a due giornalisti: Piotr Frankowski (Polonia) e Richard Meaden (Gran Bretagna).
  • Una seconda Alpine è schierata in categoria 4: Alpine A210, vincitrice dell’Indice Energetico nel 1966 con Jacques Cheinisse e Roger De Lageneste.

Categoria 5 (modelli dal 1966 al 1971): Alpine-Renault A110 1300S

  • Accanto alla marca Alpine, che schierava regolarmente i suoi prototipi alla “24 Ore di Le Mans”, partecipavano alla prova anche equipaggi privati, al volante di modelli emblematici della marca di Dieppe. La Berlinetta Alpine A110 è stata logicamente una delle star della seconda metà degli anni ’60.
  • La Berlinetta A110 1300S (motore 115 cavalli) che prenderà il via alla “Le Mans Classic” appartiene a Jean-Pierre Prévost, collezionista di Alpine e di Renault sportive, già impegnato nella “Le Mans Classic” con Alpine. Correrà con Christian Chambord, un altro appassionato di automobili e proprietario di alcune Alpine A110.
  • Numerose Berlinette A110 hanno già partecipato alla “Le Mans” nel 1964 (una 1100) e nel 1968 (due 1300).
  • Sempre in categoria 5, scenderà in pista anche una Alpine A220 del 1969, pilotata dal proprietario Sylvain Stepak.

Categoria 6 (modelli dal 1972 al 1979): Renault-Alpine A443

  • La più perfezionata delle Renault Alpine torna sul Circuito della “24 Ore di Le Mans”. Evoluzione delle Renault Alpine A422 e A442B, è stata l’ultimo modello del Periodo Giallo.
  • Qualificati in prima fila nel 1978, Jean-Pierre Jabouille e Patrick Depailler si erano collocati in testa già dalla settima ora, dopo aver risolto alcuni problemi di vibrazioni. Davanti a 180.000 spettatori, la Renault-Alpine più potente (motore V6 Turbo 2,2 litri, 530 cavalli), si distaccava sempre più fino alla 18° ora.
  • Al termine dei primi due terzi della corsa, la Renault-Alpine A443 precedeva la Renault-Alpine A442B, con le Porsche distanziate di vari giri. L’équipe decideva di ridurre la pressione di sovralimentazione del turbo dell’auto in testa. Alle ore 9.21, la Renault-Alpine A443 lascia i box. Al volante, Patrick Depailler riceveva l’ordine di consolidare la sua posizione. 32 minuti dopo, l’auto si fermava a Mulsanne, con il motore bloccato. La Renault-Alpine A443 lasciava il primo posto e la vittoria alla Renault-Alpine A442B di Didier Pironi e Jean-Pierre Jaussaud.
  • Per questa settima edizione della “Le Mans Classic”, questa Renault-Alpine A443 è affidata a Jean Ragnotti e Alain Serpaggi, due ex piloti Alpine alle “24 Ore di Le Mans”.

Il prestigioso Concorso Le Mans Heritage Club consentirà inoltre di ammirare una Alpine- Renault A310 V6, che ha partecipato privatamente all’edizione 1977 delle “24 Ore”. Soprannominato “Le Poisson Dieppois”, il modello farà un giro d’onore tra le altre 23 auto rimaste nella loro configurazione originaria, che hanno segnato la prova fin dal 1923.

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