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COMUNICATO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI RENAULT DEL 30 APRILE 2015, PRECEDENTE L’ASSEMBLEA GENERALE

04 Maggio 2015

Prima dell’Assemblea Generale del 30 aprile 2015, il Consiglio di amministrazione di Renault tiene a ricordare le ragioni che lo hanno spinto a sottoporre al voto degli azionisti la risoluzione n° 12, tesa alla non applicazione a Renault dei diritti di voto doppi e al mantenimento della regola “un’azione-un voto”, in linea con l’opzione aperta dalle legge cosiddetta “Florange”.

1/ La situazione di Renault in tema di diritti di voto è molto particolare.

L’Alleanza con Nissan ha dato luogo a una partecipazione di Renault al capitale di Nissan per il 43,4% che, in considerazione delle regole in tema di partecipazioni incrociate, porta alla neutralizzazione dei diritti di voto corrispondenti alla partecipazione del 15% di Nissan al capitale di Renault.

Ne risulta una situazione asimmetrica: con lo stesso livello di partecipazioni del 15% al capitale di Renault, lo Stato francese dispone del 17,8% dei diritti di voto, mentre Nissan non ne ha alcuno. Tale situazione si è rivelata gestibile da circa 15 anni, grazie all’eccellente rapporto di fiducia che regna all’interno dell’Alleanza.

2/ L’introduzione dei diritti di voto doppi accentuerebbe sensibilmente tale asimmetria.

I diritti di voto dello Stato salirebbero al 28%, mentre quelli di Nissan resterebbero a zero.

Nissan ha comunicato che tale situazione altererebbe l’equilibrio dell’Alleanza e Daimler, che partecipa a sua volta all’Alleanza, ha espresso la stessa preoccupazione. Altri azionisti si sono dichiarati anch’essi contrari all’abbandono del principio “un’azione-un voto”.

3/ Il Consiglio di amministrazione ritiene che il buon funzionamento dell’Alleanza rappresenti un asset essenziale per Renault, oggi e ancor più in futuro. La tutela della qualità dei rapporti all’interno dell’Alleanza costituisce, quindi, una priorità per il Consiglio. Inoltre, è di competenza di quest’ultimo prendere in considerazione, nei limiti del possibile, gli interessi e le opinioni dell’insieme degli azionisti.

4/ Un’ampia maggioranza del Consiglio ha quindi considerato che esistono solide ragioni per ricorrere, nel caso di Renault, alla possibilità di eccezione prevista dalla stessa legge Florange per tener conto di situazioni specifiche: il voto degli azionisti può essere richiesto, la non applicazione dei diritti di voto doppi e il mantenimento della situazione attuale possono essere decisi con una maggioranza qualificata dei due terzi. È questa la base della proposta di risoluzione n° 12.

5/ L’acquisto temporaneo da parte dello Stato di una quota supplementare del 4,5% del capitale di Renault in previsione dell’Assemblea Generale del 30 aprile riduce nettamente la possibilità di adozione della risoluzione n°12, ma non modifica l’analisi di merito fatta da un’ampia maggioranza del Consiglio di amministrazione.

6/ In tale prospettiva, un’ampia maggioranza del Consiglio di amministrazione di Renault, riunito il 16 aprile 2015, ha chiesto che l’equilibrio tra i due principali azionisti di Renault venga mantenuto.

Paola Repaci

Paola Repaci

Renault/Alpine Product & Corporate Communication Manager