Comunicati Stampa
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CS - PRESENZA MASSICCIA DI ALPINE ALL’EDIZIONE 2016 DI LE MANS CLASSIC

11 Luglio 2016

Renault Classic schiera 3 Alpine in competizione per questa 8a edizione di Le Mans Classic, che si svolge dall’8 al 10 luglio.

Saranno presenti numerosi modelli Alpine che hanno ottenuto una vittoria nella celebre corsa di Le Mans.

Presenza dell’Alpine A460, che partecipa al Campionato del Mondo di Endurance (FIA WEC) con l’équipe Signatech-Alpine, vincitrice delle 24 Ore di Mans in LMP2 il 19 giugno.

La show-car Alpine Vision sarà presente accanto alle sue illustri antenate.

Da sempre la competizione fa parte del DNA di Alpine. Fondatore della Marca, Jean Rédélé è stato innanzitutto un insigne pilota, prima di lanciarsi nello sviluppo, la produzione e la commercializzazione di auto sportive.

61 anni dopo la creazione, la marca Alpine è sempre pronta a raccogliere le sfide della competizione, e lo dimostrerà fin da subito, partecipando all’8a edizione del mitico evento rappresentato da Le Mans Classic.

In questa edizione 2016, Renault Classic schiera tre Alpine ufficiali, affidate a piloti di talento, che hanno già partecipato alla 24 Ore di Le Mans con la Marca, o a personalità del mondo automobilistico.

M65 (classe 4) - Piloti: David Cheng / Stephane Richelmi

A110 (classe 5) - Piloti: Christian Chambord / Jean-Pierre Prévost

A443 (classe 6) - Piloti: Jean Ragnotti / Alain Serpaggi

Queste tre Alpine saranno affiancate da altri modelli, iscritti da privati.

Alpine e il circuito di Le Mans

Alpine ha partecipato 11 volte alla 24 Ore di Le Mans tra il 1963 e il 1978, schierando 55 veicoli ufficiali. Oltre alle vittorie per la “Resa energetica” nel 1964, 1966 e 1968, e per l’Indice di Performance nel 1968 e 1969, Alpine ha totalizzato sette vittorie di classe, e soprattutto la vittoria in classifica generale assoluta nel 1978 con Renault Alpine A442B, pilotata da Jean-Pierre Jaussaud e Didier Pironi.

La primissima comparsa delle automobili create da Jean Rédélé sul Circuito delle 24 Ore di Le Mans risale al 1963. In quell’anno, erano schierate sulla griglia di partenza tre Alpine M63. È stato l’inizio di una grande avventura in tre atti.

Dal 1963 al 1969, le “piccole” Alpine puntavano a una vittoria nella loro categoria, per l’indice di performance e quello energetico, o addirittura in classifica generale per A220. È stato il Periodo Blu.

Dal 1973, anno in cui Renault rileva la Marca, nuove ambizioni consentivano di puntare alla vittoria in classifica generale. Fin dal 1976, la prima Renault-Alpine del Periodo Giallo firmava la pole position e il miglior giro in gara. Due anni dopo, la missione era compiuta con una storica vittoria alla 24 Ore di Le Mans 1978.

35 anni dopo, Alpine ritornava ufficialmente a Le Mans, nel 2013. Come al suo esordio, l’Alpine A450 sfoggiava una magnifica carrozzeria blu e modeste ambizioni in categoria LM P2. Dopo un anno di adattamento, l’équipe si classificava al settimo posto scratch e saliva sul podio della categoria nel 2014. L’anno 2015 è segnato da un ritiro, per l’uscita di pista notturna di Alpine 450b, che si trovava in quel momento in terza posizione.

Il 19 giugno 2016, Alpine firma una delle sue più belle vittorie della sua storia, con il primo posto ottenuto in categoria LMP2, dove concorrevano 22 vetture. Nicolas Lapierre, Stéphane Richelmi e Gustavo Menezes hanno piazzato Alpine A460 N°36 della scuderia Signatech Alpine sul primo gradino del podio.

Alpine in competizione

Qui di seguito, le autovetture schierate nelle diverse classi:

Classe 4 (modelli degli anni 1962 - 1965): Alpine M65

• Questa Alpine M65, che appartiene a Renault Classic, partecipa a Le Mans Classic per la quarta volta consecutiva.

• È stata una delle due Alpine M65 che hanno partecipato alla 24 Ore di Le Mans nel 1965. Questo modello è stato pilotato da Mauro Bianchi / Henri Grandsire (ritiro al 32° giro).

• Lo stesso telaio, trasformato in Alpine A210, ha partecipato anche all’edizione 1966 con Pauli Toivonen / Bengt Jansson (ritiro al 217° giro).

• Per l’edizione 2016 di Le Mans Classic, questa storica Alpine è affidata a due piloti della scuderia Signatech-Alpine: Stéphane Richelmi, recente vincitore delle 24 Ore di Le Mans in categoria LMP2 e David Cheng, pilota di Alpine A460 N°35.

• Saranno in pista in questa classe anche due Alpine M63.

Classe 5 (modelli degli anni 1966 - 1971): Alpine-Renault A110 1300S

• Accanto alla marca Alpine, che ha regolarmente schierato i suoi prototipi alla 24 Ore di Le Mans, hanno partecipato alla gara anche equipaggi privati, al volante di modelli emblematici della Marca di Dieppe. La Berlinette Alpine A110 è stata, chiaramente, una delle star della seconda metà degli anni ’60.

• La Berlinette A110 1300S (motore 115 cavalli) iscritta a Le Mans Classic appartiene a Jean-Pierre Prévost, collezionista di Alpine e di Renault sportive, già presente a Le Mans Classic con Alpine. La condividerà con Christian Chambord, anch’egli appassionato di automobili e proprietario di svariate Alpine A110.

• Numerose A110 erano presenti a Le Mans nel 1965 (una GT4 1100) e nel 1968 (due 1300).

• In questa stessa classe 5, scenderanno in pista una Alpine A210 e due Alpine A220.

Classe 6 (modelli degli anni 1972 - 1981): Renault-Alpine A443

• La più completa delle Renault Alpine torna sul Circuito delle 24 Ore di Le Mans. Evoluzione delle Renault Alpine A422 e A442B, è stata l’ultimo modello del Periodo Giallo.

• Qualificati in prima linea nel 1978, Jean-Pierre Jabouille e Patrick Depailler si portano al comando fin dalla settima ora, dopo aver risolto alcuni problemi di vibrazioni. Davanti a 180.000 spettatori, la più potente delle Renault-Alpine (motore V6 Turbo 2,2 litri, che erogava 530 cavalli), accresceva regolarmente il suo vantaggio fino alla 18a ora.

• Al termine dei primi due terzi della corsa, Renault-Alpine A443 precedeva Renault-Alpine A442B. Le Porsche erano distaccate di alcuni giri. L’équipe prendeva la decisione di ridurre la pressione di sovralimentazione del turbo dell’auto in testa. Alle 9:21, Renault-Alpine A443 ripartiva dai box. Al volante, Patrick Depailler riceveva la consegna di assicurare la sua posizione. 32 minuti dopo, la sua auto si immobilizzava a Mulsanne, con il motore bloccato. Renault-Alpine A443 lasciava così il primo posto, e la vittoria, a Renault-Alpine A442B di Didier Pironi e Jean-Pierre Jaussaud.

• Per questa ottava edizione di Le Mans Classic, questa Renault-Alpine A443 è affidata a Jean Ragnotti e Alain Serpaggi, due ex piloti Alpine alla 24 Ore di Le Mans.

Oltre alle Alpine iscritte nelle diverse classi, alcune Alpine e un modello Renault saranno esposte nel Paddock Alpine, situato nelle vicinanze della pista e del luogo battezzato Le Raccordement.

Saranno presenti:

Renault type AK

Renault conquista il 1° Gran Premio della storia automobilistica, che si è svolto a Le Mans il 26 e 27 giugno 1906, sul circuito de la Sarthe. Il tracciato, di una lunghezza di 103,18 km, è essenzialmente composto di strade asfaltate, su cui ogni partecipante dovrà correre sei volte al giorno. Il Gran Premio si svolgerà in due giorni, e la distanza totale percorsa è di 1.238,16 km. I 32 concorrenti di questa edizione scatteranno dalla linea di partenza ogni 90 secondi. Renault schiera 3 auto: la numero 3A è pilotata da Ferenc Szisz, la 3B e la 3C rispettivamente da Edmond e Richez. La prima giornata si concluderà con la vittoria di Sziz, ma sarà anche segnata dal ritiro di Edmond. Solo 17 vetture resteranno in gara il secondo giorno. Ferenc Szisz terminerà tutti i giri in testa, senza problemi di rilievo, dominando la giornata. Vincerà la gara in 12 ore e 14 minuti, distaccando il secondo arrivato di 32 minuti.

Alpine M64

Fin dal 1963, Alpine partecipa alla 24 Ore di Le Mans puntando agli “indici di performance” o agli “indici di resa energetica” piuttosto che alla vittoria assoluta. Con i piccoli motori Gordini, le Alpine brillano per efficienza aerodinamica. Una prima vittoria consacrerà questo impegno, nel 1964, con la M64 di Morrogh / Delageneste. L’Alpine M64 presentata appartiene alla collezione di Jean-Charles Rédélé.

Renault Alpine A442B

È con questo modello che Alpine ha trionfato alle 24 Ore di Le Mans 1978, grazie a Jean-Pierre Jaussaud e Didier Pironi. Frutto di cinque anni di lavoro, A442B rappresentava un’evoluzione, dalla versione A440 con motore aspirato alle A441 e A442 con motore turbocompresso. Ha riportato cinque grandi vittorie nel Campionato mondiale delle Vetture Sport, ma anche numerose delusioni, prima di quest’ultimo trionfo nel 1978.

Con il motore V6 2100 cm3 turbo, A442B poteva raggiungere 352 km/h sul rettilineo delle Hunaudières. La sera della vittoria di Renault Alpine, il CEO di Renault, Bernard Hanon, che aveva fissato questo obiettivo per la Marca, annunciava la fine del programma Endurance di Alpine a vantaggio della Formula Uno.

Alpine A450

In omaggio alle Alpine che hanno partecipato a Le Mans negli anni ’70, il prototipo LM P2 Signatech-Alpine è stato battezzato Alpine A450. Anche se risolutamente rivolta al futuro, la Marca non dimentica il suo glorioso passato.

Questa Alpine ha conquistato il titolo alle European Le Mans Series (ELMS) nel 2013 e nel 2014 (A450b). Nel 2015, l’équipe Signatech-Alpine raccoglie una nuova sfida, con la partecipazione al Campionato del Mondo Endurance FIA (WEC), in cui vincerà la prova di Shangai, classificandosi al 4° posto nel campionato con A450b.

Alpine A460

Il nome di questo nuovo prototipo è stato scelto per prolungare la stirpe nata negli anni ’70 con A440, e commemora il 60° anniversario di Alpine, celebrato lo scorso anno. Anticipando l’entrata in vigore del nuovo regolamento LMP2, nel 2017, Alpine A460 è assemblata su un telaio omologato dalla FIA. Per Alpine, il ritorno a una carrozzeria completamente chiusa rappresenta una novità, dall’epoca dell’A220 del 1969.

Alpine A460 riprende il propulsore V8 4.5l montato su A450b. Frutto dell’Alleanza Renault-Nissan, questo motore di oltre 550 cv è associato a una trasmissione sequenziale sei rapporti.

Il team Signatech Alpine ha schierato due auto al Campionato del mondo di Endurance 2016. La prima, iscritta con il n°36, è in testa al campionato dopo le due vittorie successive alla 6 Ore di Spa-Francorchamps e alla 24 Ore di Le Mans. È pilotata da Nicolas Lapierre, Stéphane Richelmi e Gustavo Menezes.

Schierata con i colori Baxi DC Racing Alpine, la n°35 è affidata al Francese Nelson Panciatici – pilastro del team dopo gli esordi del programma, nel 2013 – e ai Cinesi David Cheng e Ho-Pin Tung.

Alpine Vision

Svelata da Carlos Ghosn il 16 febbraio a Monaco, la show-car Alpine Vision ritorna sul circuito di Le Mans dopo la prima presentazione al pubblico durante la 24 Ore di Le Mans, nello scorso mese di giugno. Questa show-car corrisponde per l’80% al modello di serie che sarà prodotto a Dieppe, svelato entro la fine dell’anno e commercializzato nel corso del 2017.

Con questa forte presenza di modelli mitici, Alpine sottolinea il suo forte rapporto con la competizione e continua a raccogliere sfide, rispettando i valori del fondatore, Jean Rédélé, dalla creazione dalla Marca, nel 1955.

Michael van der Sande (Direttore Generale di Alpine) e Bernard Ollivier (Direttore Generale aggiunto di Alpine) saranno presenti, per incoraggiare gli equipaggi Alpine, discutere con i collezionisti e incontrare gli appassionati della Marca.

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