Comunicati Stampa
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CS - RENAULT E.DAMS – PRESENTAZIONE DELL’EPRIX DI LONDRA

01 Luglio 2016

Renault e.dams si si prepara ad affrontare l’ultima prova della stagione 2015-2016 del Campionato FIA di Formula E, con un duplice obiettivo: vincere i titoli Team e Piloti.

La scuderia dispone di un piccolo margine nella corsa al titolo, grazie ad un vantaggio di undici punti rispetto ad ABT Schaeffler Audi Sport. La competizione per il trofeo piloti è ancora più accesa, con un unico punto che separa Sébastien Buemi dal rivale Lucas di Grassi.

In caso di vittoria di Renault e.dams, si tratterebbe del secondo titolo consecutivo della struttura francese nel campionato Team, e del primo per Sébastien, che l’anno scorso aveva perso per un solo punto il titolo nella stagione inaugurale della Formula E.

A sud del Tamigi, il magnifico e ridente Battersea Park di Londra sarà teatro della gara che concluderà il campionato questo fine settimana. La pista di 2,925 km. segue essenzialmente il perimetro del parco, passando lungo la Battersea Power Station e il suo lago, prima di dirigersi verso il fiume. Caso unico in Formula E, sono previsti due round: uno sabato e l’altro domenica. Entrambe le gare seguiranno un format identico, con le prove libere che precederanno le sessioni delle qualifiche e la superpole finale, prima di una corsa di 33 giri.

Leader del mercato dei veicoli elettrici in Europa nel 2015, Renault dispone della gamma più ampia rispetto a qualsiasi altro costruttore nel segmento, adatta a soddisfare qualunque esigenza: da Twizy, modello ludico dalla personalità spiccata, a Kangoo Z.E., pratico ed economico. City car versatile al 100% elettrica, Renault ZOE è molto popolare nelle strade britanniche, con oltre 4.500 unità vendute nel Paese. Il modello ha anche ottenuto numerosi premi, tra cui quello come “miglior city car versatile” sulla base del sondaggio Auto Express Driver realizzato nel 2016, dimostrando così che le qualità delle auto elettriche non si limitano a una questione di risparmio. Le vendite registrano un ritmo di crescita enorme, che supera il 100 % tra il 2014 e il 2015.

Alain Prost, co-fondatore del team

Non si affronta mai l’ultima corsa come un normale fine settimana, soprattutto quando ci si batte per il titolo, ma bisogna concentrarsi su ogni sessione ed ogni giro, piuttosto che proiettarsi troppo nel futuro. La lotta è molto accanita per entrambi i titoli e forse si prolungherà fino all’ultimo giro. Abbiamo visto più volte che tutto è possibile in Formula E. Quando pilotavo, il mio obiettivo era sempre vincere il campionato all’ultima corsa ogni anno, ma è un pò più stressante quando si è team manager!

Ci sono sempre molte variabili ad ogni prova, ed è particolarmente vero a Londra. Il tempo può essere sereno al mattino e umido nel pomeriggio, come l’anno scorso, e ciò può modificare anche l’approccio dei piloti. Bisogna, quindi, adattarsi alle circostanze in qualunque momento.

Sappiamo che i due piloti Abt sono molto forti e anche la loro scuderia lo è sempre di più, ma non dimentichiamo che la minaccia può arrivare da chiunque. Dobbiamo quindi concentrarci su noi stessi e dare il meglio di noi.

Jean-Paul Driot, co-fondatore del team

La pausa tra le gare è stata lunga, e abbiamo quindi cercato di ottimizzare tutto il possibile nella prospettiva della finale. La cosa più importante è assicurarci che tutti – meccanici, ingegneri e piloti – siano quanto più riposati possibile per i due ultimi round. Ci attende una grande sfida e dobbiamo lavorare come abbiamo fatto durante l’anno. Non possiamo cedere a causa della pressione.

Abbiamo tratto degli insegnamenti dall’anno scorso in questo campo. Dobbiamo recarci a Londra e fare il nostro lavoro normalmente, in modo professionale. Vincere a Berlino era evidentemente il miglior modo per posizionarci. La parte centrale della stagione è stata un pò faticosa, ma abbiamo visto che i piloti hanno ritrovato piena fiducia nell’auto per ottenere le migliori performance.

Personalmente, mi piace correre nel Regno Unito ed è una vera novità farlo a Londra. Ho vissuto sette anni nella città e la conosco bene, ma non avrei mai pensato a una corsa a Battersea Park! Averlo fatto per due anni è merito degli organizzatori e mi auguro che troveremo un'altra location altrettanto straordinaria al centro della Capitale per tornare nei prossimi anni.

Vincent Gaillardot, Capo progetto Renault Sport

Come l’anno scorso, i titoli si possono vincere all’ultima gara. È proprio pensando a questo che abbiamo lavorato accanitamente fino agli ultimi dettagli, per trarre il meglio delle performance dell’auto. Abbiamo lavorato molto su tutto ciò che era possibile fare in base al regolamento, prima di verificare e riverificare tutto.

Londra è una pista piuttosto unica nel calendario. Il fondo è molto accidentato ma apparentemente la superficie di alcuni tratti è stata riparata quest’anno. Il circuito è anche molto stretto e non facilita i sorpassi, rendendo le qualifiche ancora più importanti. Il fatto di partecipare a due corse cambia poco la situazione: è soprattutto una sfida mentale, con due gare in due giorni. Bisogna restare concentrati tutto il fine settimana e non lasciarsi andare dopo il primo round.

Sapere che i titoli sono alla nostra portata crea una tensione positiva. Sappiamo che disponiamo dei mezzi per riuscirci: auto, piloti, team. E siamo convinti di riuscirci.


Sébastien Buemi

È la finale e sappiamo cosa dobbiamo fare e come farlo bene. Ci concentreremo sui minimi dettagli, compresa la preparazione, per studiare l’auto. Da parte mia, cerco di lavorare al massimo con il simulatore.

I due campionati sono ancora aperti e questo è molto motivante per un pilota. Per il titolo Piloti, basterà arrivare davanti agli altri, ma ci sono molte variabili, come il meteo e il gruppo di qualifiche, che possono influire sui risultati. Dobbiamo vedere se saremo insieme, Lucas ed io: se ci schieriamo affiancati dovremo lottare, ma se ci sarà una distanza potremo avere un certo margine. Bisogna correre pensando al titolo.

È chiaro che sarebbe fantastico farcela. L’anno scorso ho perso il titolo per un solo punto. È stata dura accettarlo. Voglio vincere e mi batterò per i punti fino all’ultimo giro dell’ultima corsa.


Nico Prost

Mi sarebbe piaciuto battermi per il titolo, ma l’inizio della campagna è stato molto difficile. Talvolta ho lottato per la vittoria o per un podio ma poi accadeva qualcosa e non abbiamo realmente ottenuto i risultati che meritavamo.

Ovviamente è stato bello salire sul podio a Città del Messico e ci sono state altre corse soddisfacenti, ma ormai quello che conta è aiutare la scuderia a conservare il titolo. Posso anche guadagnare qualche posizione nella classifica generale piloti, ma la cosa principale è aiutare il più possibile l'équipe e Seb.

Londra è una pista interessante e sono impaziente di utilizzare al meglio le ultime prove della stagione.


Il futuro della Formula E

In appena due stagioni, il Campionato FIA di Formula E si è costantemente sviluppato. L'utilizzo innovativo di una tecnologia di punta, associata ad un progetto stabile e sostenibile, ha attirato grandi marchi automobilistici e piloti famosi. Ma cosa riserva il futuro a questa categoria? Abbiamo incontrato Vincent Gaillardot, Capo progetto Renault Sport, per conoscere le future tappe della Formula E.

« La prima stagione ha segnato la creazione di una piattaforma stabile, e la seconda ha offerto l’occasione d’innovare. Le monoposto erano identiche il primo anno, ma questa volta abbiamo potuto scegliere orientamenti diversi per il gruppo motopropulsore, presentando soluzioni tecniche differenti ».

« Nella terza stagione potremo andare ancora più avanti nell’ottimizzazione dei concetti scelti. L’anno scorso, tutti erano piuttosto in ritardo nell’introduzione dei nuovi gruppi motopropulsori, compresi noi, perché avevamo iniziato le prove soltanto a metà luglio. Per questo, non abbiamo avuto il tempo di rischiare troppo, ma siamo molto soddisfatti della nostra scelta, che approfondiamo per trarne maggiori performance e per accertarci di disporre della migliore monoposto possibile all’inizio della stagione ».

« A parte l’ottimizzazione dei gruppi motopropulsori, il regolamento resterà in gran parte identico per la terza stagione. Le modifiche sono piuttosto omogenee per tutti. Avremo un nuovo alettone anteriore, pneumatici lievemente diversi e la batteria disporrà di una maggiore capacità di rigenerazione. Tali modifiche rappresentano un’evoluzione per ottenere un package globalmente migliorato che i team dovranno ottimizzare e studiare per trarne il massimo risultato ».

« Più avanti, la quarta stagione sarà l’ultima con le monoposto e le batterie attuali. Ancora una volta non si tratta di un’evoluzione fondamentale, ma abbiamo discusso con la FIA per un lieve aumento della potenza in corsa, secondo le nostre previsioni di affidabilità e di autonomia. Dipenderà in gran parte dal modo in cui funzioneranno le auto e le batterie nella terza stagione, ma è una possibilità ».

« La tappa importante corrisponde alla quinta stagione, che segnerà un’autentica rottura rispetto alle monoposto attuali. Disporremo di una nuova batteria, che consentirà alle scuderie di avere un’unica monoposto per ogni corsa. Questo implica un raddoppio della capacità e dell’autonomia dell’auto, con una potenza sempre più elevata, perché puntiamo agli stessi livelli disponibili, sia nelle qualifiche che in gara. Il cambiamento sarà straordinario, perché le sue ripercussioni saranno enormi sulla tecnologia dei veicoli di serie. La capacità di ottimizzare la gestione dell’energia in un ciclo due volte più lungo trasmetterà un messaggio incisivo a favore dei veicoli elettrici ».

« In genere, c’è unanimità tra le scuderie, la FIA, i costruttori e i promotori a proposito dell’avvenire dello sport. Hanno tutti gli stessi obiettivi: far evolvere la tecnologia elettrica e promuoverla su scala mondiale. Possiamo facilmente trovare un accordo, in modo da definire una road map chiara. Sappiamo cosa vogliamo fare, mantenendo nello stesso tempo dei budget ragionevoli nel lungo periodo, per permettere alla disciplina di durare nel tempo ».

« Sviluppare la categoria implica evidentemente la presenza di nuovi mercati per valorizzare il prodotto. Il calendario dell’anno prossimo comprenderà delle corse a Hong Kong e, possibilmente, a New York, Montréal e Singapore, tutte città dinamiche che hanno già adottato tecnologie sostenibili ».

« Il progetto a lungo termine e la qualità delle corse hanno attirato nuovi costruttori, e sappiamo che la competizione diventerà più agguerrita. Ciò nonostante, i nostri obiettivi sono sempre gli stessi: vincere il più spesso possibile e puntare ai titoli a ogni stagione ».

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Paola Repaci

Paola Repaci

Renault/Alpine Product & Corporate Communication Manager

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