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CS-SALONE SHANGHAI 2017:LA CONCEPT CAR R.S. 2027 VISION ESPLORA IL FUTURO DELLA FORMULA 1

19 Aprile 2017

La concept car  Renault R.S. 2027 Vision esplora il futuro della Formula 1

Espace completa la gamma dei crossover  Renault in Cina

Renault svela la sua visione della Formula 1 per il 2027: più umana e spettacolare, per gare più appassionanti. Con questa concept car futurista, Renault sottolinea la volontà di impegnarsi a lungo termine nella Formula 1, per continuare a svolgere un ruolo di primo piano nello sviluppo di una competizione in cui il pilota recupera un ruolo centrale. Renault R.S. 2027 Vision sottolinea anche i numerosi travasi tecnologici che avvicineranno, nel prossimo decennio, il mondo delle corse e quello delle auto di serie.

Renault presenta anche Espace al pubblico cinese. Nuovo modello di spicco della Marca per questo mercato, Espace completa la gamma dei crossover: Captur, Kadjar e Nuovo Koleos. Renault coglie l’occasione anche per lanciare un nuovo motore e nuovi equipaggiamenti su Kadjar.

«Il ruolo di Renault Sport Racing consiste anche nel saper prevedere il futuro della Formula 1, affinché questa disciplina riunisca il massimo numero di fan in un ambiente in linea con gli obiettivi del Gruppo Renault. Siamo orgogliosi di poter offrire al pubblico, ai fan e agli appassionati questa concept-car, che valorizza le nostre idee e ciò che abbiamo voglia di fare».

Cyril Abiteboul – Direttore Generale di Renault Sport Racing

«Renault e la Cina condividono la stessa passione per lo sport automobilistico. Per evidenziare fino a che punto la Cina rappresenti un mercato strategico per Renault, abbiamo scelto il Salone di Shanghai per presentare la concept -car R.S. 2027 Vision. Dopo il lancio di Kadjar e di Nuovo Koleos, nel 2016, Renault presenta anche Espace, che arricchisce la gamma di crossover in Cina e consolida le sue ambizioni sul primo mercato mondiale».

François Provost – Direttore delle Operazioni della Regione Asia Pacifico, Presidente di Dongfeng Renault Automotive Company (DRAC)


Sommario

01

2027: l’uomo al centro di una Formula 1 che torna ad essere attraente

02

2027: monoposto più performantper una disciplina più spettacolare

Foc us Renault in Cina: una strategia ambiziosa

01

2027: l’uomo al centro di una Formula 1 che torna ad essere attraente

La visione della Formula 1 tra una decina d’anni secondo Renault ricolloca l’uomo – valore caro alla Marca – al centro dello sport. Potendo contare su una potentissima motorizzazione, il pilota può valorizzare meglio le sue qualità di atleta di alto livello, per il piacere dei fan. Più attraente, la Formula 1 diventerà anche più sicura, per garantire una maggiore protezione a tutti i soggetti coinvolti, ma anche per rientrare in una logica di responsabilità ambientale.

2027. Ad ogni Gran Premio, la competizione infuria. Con un rapporto peso/potenza mai raggiunto nella storia della Formula 1 (1 megawatt in totale per un peso limitato a 600 kg) , è la performance dell’uomo che si ritrova al centro della disciplina.

Per accrescere ulteriormente l’attrattiva della Formula 1, i fan – che siano spettatori sul posto o telespettatori - possono contare su nuove connessioni con il pilota.

Con il suo cockpit trasparente , la concept-car R.S. 2027 Vision offre al pubblico una vista a 360° del pilota al volante. Si tratta di un componente stampato in 3D, in un materiale leggero e resistente, progettato su misura in funzione delle proporzioni del pilota, proprio come il design dei modelli Renault si ispira direttamente al corpo umano.

Il casco del pilota, a sua volta trasparente, permette di vederne il volto e osservare le sue reazioni.

Le luci LED attive, integrate nelle ruote, forniscono varie informazioni - come la posizione del pilota, la situazione energetica del veicolo, etc. – che facilitano la comprensione di spettatori e telespettatori.

Lo schermo digitale posto al centro del volante indica al pilota che posizione occupa nel “fan rank” , una classifica stabilita tramite social network dagli spettatori, che premia il pilota più meritevole in pista, con una carica di energia supplementare negli ultimi giri di gara.

Alcuni dati telemetrici del pilota sono disponibili al pubblico anche tramite Internet, facilitando così la comprensione della gara e della strategia definita. Questi dati consentono anche ai giocatori collegati di partecipare in tempo reale alla corsa e di gareggiare con i propri beniamini.

Dal punto di vista del design, le F1 sono più belle e impressionanti che mai. Veri e propri strumenti di seduzione non solo per i fan, ma anche per chi non era attratto dalla Formula 1, in particolare le giovani generazioni.

Le monoposto si riconoscono a prima vista come vere F1 , con il muso lungo e affusolato, i pontoni laterali e tutte e quattro le ruote scoperte. Il design risulta nel contempo semplificato e più aggressivo.

Associati ai fari attivi, gli elementi aerodinamici mobili, come gli alettoni orientabili, non solo svolgono il proprio ruolo a livello di performance ed efficienza energetica, ma rendono anche le F1 più eloquenti nei confronti di spettatori e telespettatori.

Nel caso della concept car R.S. 2027 Vision, forti elementi visivi, come i fari a LED a forma di C e la Losanga illuminata posta sul cofano motore, stabiliscono un legame a livello di identità tra la monoposto e l’attuale gamma Renault.

Questi due elementi visivi perdono la tinta bianca per assumere una colorazione azzurrata quando si passa alla modalità elettrica – ancora una volta per acquisire maggiore attrattiva presso il pubblico.

R.S. 2027 Vision: l’eredità visionaria di 50 anni di impegno in Formula 1

Mentre Renault si appresta a celebrare i 40 anni di presenza in Formula 1, la concept-car R.S. 2027 Vision spinge la visione della Marca 10 anni più in là.  La concept car è stata creata dai team di progettisti di Renault in collaborazione con quelli di Renault Sport Racing, riprendendo i principi fondamentali della Formula 1, ma anche quelli di Renault e Renault Sport , due marche di cui valorizza logo ed emblemi.

La concept-car riprende una parte del DNA della sua prima antenata, la Renault RS01 del 1977, come il motore V6 turbo (per la parte termica). Le rende, peraltro, omaggio con qualche dettaglio, come l’alettone posteriore periferico e i colori della carrozzeria.

Proprio come l’Espace F1 dei vecchi tempi, la concept-car R.S. 2027 Vision mantiene sulla scocca  il nero e il giallo, tinte tradizionali delle F1 firmate Renault Sport, che risaltano maggiormente grazie all’effetto metallizzato, introdotto per rendere la monoposto visivamente più attraente. Il giallo è impreziosito da una foglia d’oro, materiale che rimanda contemporaneamente a qualità, tecnica e performance.

Lo sviluppo della R.S. 2027 Vision non si prefigge solo lo scopo di rendere omaggio ai quarant’anni di presenza, innovazione e successo di Renault nella Formula 1, ma rappresenta anche un forte impegno per il futuro.

Dimostra che la passione tanto cara alla Marca si esprime attraverso lo sport automobilistico e le innovazioni tecnologiche che questo consente di sviluppare.

Queste tecnologie, così come gli specifici elementi di design che portano con sé, vogliono essere perfettamente visibili.

Nel caso della R.S. 2027 Vision, tutto è concepito in un’ottica di miglioramento e ottimizzazione delle performance e dello spettacolo.

Nella strategia di progettazione Renault sul ciclo della vita, la concept car R.S. 2027 Vision si colloca nel petalo “play”.

«L’incontro tra le riflessioni dei team di progettazione delle concept-car Renault e di quelli di Renault Sport Racing consente alla R.S. 2027 Vision, che è prima di tutto un esercizio prospettico, di guadagnare profondità di riflessione. Siamo riusciti a mettere insieme il meglio dei due mondi per proporre una F1 che riposiziona l’uomo al centro e chiarisce le idee al pubblico sul futuro della disciplina, come immagina Renault.»

Stéphane Janin – Direttore Progettazione Concept-Car

Sempre al centro delle preoccupazioni del Gruppo Renault , la sicurezza resta naturalmente una priorità della Formula 1 per il 2027. Sono state operate scelte estremamente incisive, per continuare a rendere questo sport sempre più sicuro per tutti i soggetti coinvolti, e in primo luogo i piloti.

Le monoposto di F1 presentano funzioni di guida autonoma . Questa guida assistita si attiva automaticamente in caso di incidenti durante la gara ( safety car , virtual  safety car , bandiera gialla, ecc.). La circolazione “in gruppo” e le relative restrizioni (divieto di superare, velocità limitata, ecc.) vengono gestite dalla monoposto per limitare i rischi di ulteriori incidenti e garantire la sicurezza di piloti e commissari.

Il cockpit chiuso delle monoposto protegge il pilota da detriti e altri elementi che rischierebbero di colpirlo con forza. Questa “bolla” aerodinamica è realizzata in policarbonato ultraresistente agli urti e alle fiamme.

L’auto è circondata da due aste di sicurezza in titanio che, nel caso in cui il veicolo si ribalti, fuoriescono dal loro alloggiamento discreto in pochi millesimi di secondo, consentendo al pilota, bloccato sul sedile dalle cinture di sicurezza, di poter contare su un vero e proprio spazio di sopravvivenza tra il cockpit e il terreno.

Questi due elementi sono stati appositamente studiati per consentire al pilota di potersi estrarre da solo dalla monoposto in caso di incidente o ribaltamento, e per non impedirne l’eventuale estrazione da parte dei soccorsi.

La sicurezza è garantita anche dalle funzioni di connettività integrate nelle Formula 1 – sempre  più sviluppate nella gamma Renault – che consentono di scambiare costantemente informazioni con l’ambiente della corsa.

Comunicazione V2V: con gli altri veicoli in gara, affinché ogni monoposto possa conoscere il posizionamento dei concorrenti in pista o nei box. Queste informazioni consentono di alimentare il sistema di previsione delle collisioni nella pit-lane ed evitano di far partire un pilota dal box se ne sta arrivando un altro.

Comunicazione V2: con le infrastrutture, per esempio per mostrare in tempo reale, sullo schermo digitale del volante, le istruzioni impartite dalla direzione di gara (bandiere gialle, bandiere blu, ecc.). Si stabilisce un collegamento diretto con i commissari situati nell’area del circuito su cui sta girando l’auto.

Infine, la Formula 1 punta su metodi e tecnologie sostenibili, per una impronta carbonio ridotta.

La progettazione dei componenti di una Formula 1 richiede meno tempo e strumenti, grazie all’uso intensivo

della stampa  3D . ,   di cui hanno usufruito la  R.S. 2027 Vision e, prima di lei, TREZOR, la concept-car lanciata al Salone dell’Auto di Parigi nel 2016, che inaugurava il nuovo ciclo del design Renault.

I nuovi materiali utilizzati dalle stampanti 3D per costruire i componenti delle monoposto sostituiscono con grandi vantaggi i materiali compositi, difficili da riciclare.

Tutte queste scelte consentono di rendere le monoposto più pulite e più sicure, senza mai rinnegare l’essenza delle corse automobilistiche.

Renault: 40 anni di successi in F1

riportati nei modelli di serie

Un impegno all’insegna dell’innovazione

A Renault, il motorsport fornisce una straordinaria opportunità per sviluppare tecnologie all’avanguardia di cui potranno successivamente beneficiare, direttamente o indirettamente, i veicoli di serie.

Presente nella Formula 1 dal 1977, Renault vi ha sempre svolto un ruolo importante, riuscendo a imporre la sua passione e il suo stile sui circuiti con scelte tecnologiche ambiziose e all’avanguardia:

Il motore V6 turbo montato sulla Renault RS01 del 1977 – una rivoluzione assoluta per quei tempi –    che è stato ulteriormente migliorato a partire dal 1979 con la doppia sovralimentazione.

La chiusura automatica delle valvole , introdotta nel 1986, che consentiva di aumentare la velocità di rotazione del motore con la massima affidabilità.

La distribuzione a ingranaggi e pignoni, che risaleaglianni ’90, per accompagnare meglio il motore nelle riprese.

L’ iniezione diretta, introdotta per la prima volta nel 1995 sul motore Renault RS7, per ottimizzare l’aspirazione e il consumo di carburante.

L’eredità di tutte queste innovazioni, che hanno rivoluzionato la Formula 1, persiste fino ai giorni nostri, come ha dimostrato il ritorno dei motori V6 turbo, in versione ibrida, nel 2014. Raccogliendo la sfida del nuovo regolamento, Renault ha messo tutta la propria competenza ed esperienza di motorista per la F1 al servizio dell’innovazione tecnologica, che costituisce un vantaggio competitivo essenziale per i futuri modelli di serie.

Un palmarès di tutto rispetto

Sono quasi quarant’anni che Renault è presente in Formula 1. Si è impegnata come costruttore, ma anche come motorista per le scuderie più prestigiose dei vari periodi, vincendo, nel frattempo, addirittura 12 titoli mondiali costruttori e 11 titoli mondiali piloti (dettagli di seguito).

Come scuderia, Renault ha lasciato il segno in ogni periodo in cui è stata presente:

1977-1985 (motore V6 turbo), in particolare con Alain Prost,

2002-2010 (motori V10 e V8 aspirati), in particolare con Fernando Alonso,

Renault è tornata in Formula 1 dal 2016 con il Renault Sport Formula One Team, per la terza volta come costruttore.

Come motorista, Renault ha equipaggiato le maggiori scuderie dei vari periodi, permettendo ai loro piloti di aggiudicarsi numerose vittorie e altri titoli:

  • Lotus e Ayrton Senna (motore V6 turbo).
  • Williams e Nigel Mansell, Alain Prost, Ayrton Senna, Damon Hill, Jacques Villeneuve (motore V10 aspirato).
  • Benetton e Michaël Schumacher (motore V10 aspirato).       Red Bull Racing e Sebastian Vettel (motore V8 aspirato).
  • I suoi nuovi motori R.E. 17 sono ancora oggi montati, oltre alle auto della scuderia Renault Sport Formula One Team, anche su quelle dei team clienti Red Bull Racing e Scuderia Toro Rosso.
  • In totale, Renault è il costruttore che vanta il maggior numero di riconoscimenti nel periodo 1977-2017 con:
  • 12 titoli “Costruttori”,
  • 11 titoli “Piloti”,
  • 170 vittorie nei Gran Premi, 215 pole position,
  • 50 doppiette,
  • 15 triple vittorie.

I 12 titoli Costruttori:

1992: Williams FW14B e motore Renault RS4 1993: Williams FW15C e motore Renault RS5

1994: Williams FW16/FW16B e motore Renault RS6 1995: Benetton B195 e motore Renault RS7

1996: Williams FW18 e motore Renault RS8 1997: Williams FW19 e motore Renault RS9 2005: Renault R25 e motore Renault RS25 2006: Renault RS26 e motore Renault RS26 2010: Red Bull RB6 e motore RS27-2010 2011: Red Bull RB7 e motore RS27-2011 2012: Red Bull RB8 e motore RS27-2012 2013: Red Bull RB9 e motore RS27-2013

Gli 11 titoli Piloti: 1992: Nigel Mansell 1993: Alain Prost

1995: Michael Schumacher 1996: Damon Hill

1997: Jacques Villeneuve 2005: Fernando Alonso 2006 : Fernando Alonso 2010: Sebastian Vettel 2011: Sebastian Vettel 2012 : Sebastian Vettel 2013: Sebastian Vettel

Alain Prost, un ambasciatore di spicco per Renault e la Formula 1

Autentica leggenda vivente, Alain Prost ha al suo attivo quattro titoli di Campione del mondo di Formula 1 e 51 vittorie, di cui 1 titolo e 16 vittorie ottenute con Renault.

La bella storia sportiva tra “il Professore” e “la Losanga” è cominciata nel lontano 1976 e continua tuttora, in quanto Alain Prost è legato a Renault a vari livelli:

  • Ambasciatore della Marca Renault.
  • Consulente speciale e membro del Comitato Esecutivo di Renault Sport Racing.
  • Co-fondatore della scuderia di Formula E Renault e.dams.
  • Alain Prost e Renault in sintesi:
  • 1976: Campione di Francia Formula Renault.   1977: Campione d’Europa Formula Renault.
  • 1981: Pilota di Formula 1 per la scuderia Renault-Elf. 1° podio al Gran Premio di Argentina.  1 a vittoria di Gran Premio.
  • 1982: Vittoria nei due primi Gran Premi della stagione, 4° nella classifica piloti.                       1983: 2° nel campionato del mondo piloti di Formula 1 con la scuderia Renault-Elf.
  • 1993: Campione del mondo piloti di Formula 1 su Williams-Renault.                2009: 1° partecipazione al Trofeo Andros al volante di una Dacia Duster.
  • 2012: Vittoria al Trofeo Andros al volante della Dacia Lodgy glace. Ambasciatore della Marca
  • Renault.
  • 2014: Fondazione della scuderia e.dams-Renault Formula E Team.
  • 2017: Consulente speciale e membro del Comitato Esecutivo di Renault Sport Racing.


02

2027: monoposto più performanti

per una disciplina più spettacolare

Nella sua visione 2027, per riportare l’uomo al centro della Formula 1, Renault non ha trascurato gli aspetti tecnici. Monoposto più performanti hanno beneficiato di tecnologie di elettrificazione per essere più efficienti in pista, contribuendo a rendere la Formula 1 più spettacolare, a vantaggio sia dei piloti che degli appassionati. Ma era impensabile che tutto questo avvenisse senza un’attenzione agli aspetti economici.

2027. La Formula 1 conferma il suo ruolo di vetrina tecnologica e orienta le sue innovazioni più pionieristiche all’efficienza delle motorizzazioni e dell’aerodinamica.

La potenza complessiva è di 1 megawatt e il peso è limitato a 600 kilogrammi.

La potenza del sistema di recupero e di restituzione dell’energia cinetica è ormai di 500 kW – contro 120 kW per una F1 del 2017- grazie alle due unità di tipo ERS-K, una nella parte anteriore e l’altra nella parte posteriore.

Questa disposizione dei motori permette di contare su quattro ruote motrici, che offrono una trazione inedita per una monoposto da corsa.

Attualmente oggetto di un’intensa ricerca in Renault sui modelli elettrici di serie, le batterie ad altissima densità energetica (il doppio di quelle delle F1 attuali) sono legate ad un sistema di recupero dell’energia altamente efficiente. Grazie a 2 motori elettrici di 250 kW, uno su ogni asse, la maggior parte dell’energia dissipata in frenata può essere recuperata ed immagazzinata per essere utilizzata successivamente durante la gara.

Per limitare la perdita di energia legata alla resistenza aerodinamica nei tratti veloci del circuito, senza ridurre le prestazioni nei tratti sinuosi, l’aerodinamica è pilotata e la sua efficienza è ora aumentata, grazie a sospensioni attive che ottimizzano il comportamento dell’insieme, sotto il controllo esclusivo del pilota.

Le monoposto sono dotate di quattro ruote sterzanti, che le rendono scattanti e dirette sulla traiettoria. Inoltre, facilitano le manovre in pitlane.

La maggior parte di queste innovazioni permette un arricchimento reciproco con il know-how di Renault, su tecnologie già disponibili nella gamma di veicoli della Marca. Per esempio, il sistema Renault MULTI-SENSE per l’ammortizzamento pilotato e le batterie ad alta densità energetica di Nuovca   Renault ZOE .

Le evoluzioni tecnologiche e gli obiettivi prestazionali garantiscono il raggiungimento dell’efficienza energetica e permettono al tempo stesso di arrivare, entro il 2027, all’equilibrio tra potenza del motore termico e potenza dei motori elettrici .

Il gruppo motopropulsore ibrido delle F1 possiede come base un motore termico a sei cilindri a V che integra elementi di downsizing, come la sovralimentazione e l’iniezione diretta multipoint. Questa scelta offre il massimo della potenza, limitando al tempo stesso i consumi e la dimensione del motore.

I veicoli integrano un serbatoio di appena 60 chilogrammi di carburante, contro i 105 chilogrammi di una F1 attuale, pari alla quantità di carburante richiesto per un tracciato più breve e più dinamico.

Infine, montano batterie con una capacità energetica doppia rispetto a quella delle attuali F1, un livello simile alla capacità delle batterie che saranno utilizzate nella quinta stagione del campionato di Formula E. È possibile, così, garantire l’alimentazione continua dei due motori di 250 kW nonché un utilizzo dell’automobile in modalità 100% elettrica, per risparmiare carburante in alcune fasi, come il giro di formazione, l’ingresso e l’uscita dai box, ecc.

La visione 2027 della Formula 1 tracciata da Renault non trascura il lato economico. Con un maggiore controllo dei costi, la disciplina potrà attirare più costruttori e scuderie per un impegno a lungo termine.

A tal fine, le F1 beneficiano di elementi standard per ridurre la pressione economica sulle scuderie: tutte le componenti che non intervengono sulla prestazione dell’auto sono fornite da un componentista unico scelto dalla FIA .

Le restrizioni sugli sviluppi aerodinamici permettono di limitare i costi in galleria del vento e per la produzione delle componenti. Possono essere sviluppati solo gli alettoni anteriori e posteriori, il cofano motore, il pianale e il diffusore. Sono accettate tre definizioni per stagione.

infine, la F1 prende atto delle tecnologie più accessibili e ritrova un certo pragmatismo per garantire un risparmio intelligente. Per esempio, le sospensioni idrauliche ultracomplesse lasciano il posto a sospensioni attive, più semplici, ma che potrebbero recuperare l’energia che andrebbe altrimenti persa.

Favorire pari opportunità sul piano finanziario rende lo spettacolo e la stagione più appassionanti , perché a tutti è data la possibilità di vincere.

Inoltre, per rispondere all’evoluzione del pubblico e dei canali di diffusione, Renault immagina che la Formula 1 abbia saputo reinventarsi anche come show . Il format del week-end di Gran Premio è stato rivisitato per offrire più dinamicità, con nuove sequenze che permettono di valorizzare i piloti:

La gara principale della domenica è ridotta (250 chilometri rispetto agli oltre 300 attuali) e suddivisa in due parti : una lunga ed una seconda più corta, battezzata “Sprint finale”.

Il venerdì sera, prima delle prove ufficiali del sabato, si svolge la “Rookie Night Race” dove gareggiano, in notturna, i piloti di riserva di ogni scuderia e i titolari che corrono per il primo anno nella disciplina.

Con questa visione e con il suo concetto R.S. 2027 Vision, Renault lancia un messaggio forte agli appassionati di Formula 1 sull ’entusiasmo e la passione che sono alla base del suo impegno in questa competizione.

Renault è più che mai n protagonista della Formula 1 e intende restarlo per i prossimi dieci anni almeno.

Dieci anni durante i quali le innovazioni sviluppate in competizione potranno, ancora una volta, essere adottate nei modelli di serie: nella gamma Renault Sport Cars naturalmente, ma anche nella gamma Renault.

L’Étoile Filante: una Renault da record

Al Salone di Shanghai Renault espone anche l’Étoile Filante , simbolo dell’impegno della Marca nel motorsport. Il bolide ha celebrato l’anno scorso 60 anni di record di velocità - due tuttora imbattuti – ottenuti sul lago salato di Bonneville, negli Stati Uniti, il 5 settembre 1956.

  • 306,9 km/h sul chilometro1.
  • 307,7 km/h sul miglio.
  • 308,85 km/h su cinque chilometri1.
  • 280,8 km/h su cinque miglia.

L’Étoile Filante era stata presentata alla stampa già il 22 giugno 1956, all’autodromo di Montlhéry. Deve la sua esistenza all’ incontro di cinque uomini , uniti dalla volontà di battere dei record:

  • Joseph Szydlowski, proprietario di Turboméca, una Società specializzata nei motori a turbina.
  • Pierre Lefaucheux, Presidente e Direttore Generale della  Régie  Nationale  des  Usines  Renault.
  • Fernand Picard, Direttore Studi, che ha supervisionato la progettazione d Dauphine.
  • Albert Lory, ingegnere motorista, che aveva lavorato soprattutto alla Delage.
  • Jean Hébert, ingegnere e pilota, autore dei record.

Ben prima dell’esordio di Renault in Formula 1, l’Étoile Filante mostrava già la capacità della Marca di offrire prestazioni e valorizzare l’innovazione come cardine del suo successo :

  • Due anni di prove in galleria del vento.
  • Telaio tubolare rivestito in poliestere.
  • Elementi aerodinamici ripresi dal mondo dell’aeronautica.
  • Motorizzazione a turbina di 270 cv a 28.000 g/min.

Realizzato oltre Atlantico, l’’exploit ottenne ampia eco nei media, contribuendo così a creare la reputazione di pioniere di Renault nel mondo, proprio nel momento del lancio di Dauphine, permettendo così alla piccola utilitaria di essere commercializzata negli Stati Uniti fin dal 1957.

Sul piano tecnico, l’Étoile Filante ha permesso a Renault di compiere significativi passi avanti, attraverso lo studio del comportamento su strada e della frenata di un veicolo estremamente raffinato, capace di sfrecciare a velocità molto elevate. Di questa eccezionale automobile, dal design decisamente futuristico, furono costruiti soltanto due esemplari .

Nello spirito dell’Étoile Filante, la visione della Formula 1 del futuro secondo Renault, espressa nel

concetto R.S. 2027 Vision, si definisce all’avanguardia ed innovatrice, per ispirare i futuri modelli Renault .

1Tuttora validi per questa categoria.


Il Gruppo Renault in Cina: una strategia ambiziosa

  • Aprile 2017: al Salone di Shanghai, Renault presenta Espace, modello di spicco della Marca, che sarà commercializzato sul mercato cinese nel secondo semestre. Dopo i lanci di Captur, Kadjar e Nuovo Koleos nel 2016, Renault prosegue la sua offensiva sul mercato con una gamma completa di crossover, per rispondere alle diverse attese di clienti esigenti. Il segmento dei crossover rappresenta il 38,6% del mercato (9,54 milioni di unità nel 2016) ed è il segmento con il più elevato tasso di crescita sul mercato cinese (+39,3% nel 2016). Renault prosegue, inoltre, il potenziamento della rete di distribuzione in Cina.

  • Inizio 2017: poco più di un anno dopo l’inaugurazione dello stabilimento di Wuhan, Renault è stata eletta “Migliore Marca estera” e Dongfeng Renault Automotive Company (DRAC) “Migliore Casa automobilistica in joint-venture” per la qualità dei veicoli nuovi, secondo un’indagine realizzata da Autohome, il sito specializzato nel settore auto più visitato dai cinesi (22,7 milioni di visitatori al giorno). Un riconoscimento che premia una strategia ambiziosa incentrata sulla qualità.

Renault Espace arricchisce la gamma, sostenuta da una Rete più ampia

Renault Kadjar è stato lanciato in Cina a marzo 2016. Primo veicolo prodotto nello stabilimento di Wuhan, è un SUV dal design scattante ed atletico.

-  Costruito secondo norme di qualità elevata, nel 2016 Kadjar ha ricevuto cinque stelle ai test C-NCAP (l’equivalente cinese dell’Euro NCAP), classificandosi al n. 1 nella sua categoria. Kadjar mette a segno anche la migliore performance della categoria dopo l’adozione delle norme C-NCAP nel 2015.

-  Sin dal lancio, Kadjar è stato accolto favorevolmente dai clienti cinesi, che ne apprezzano l’abitacolo raffinato e l’elevato contenuto tecnologico. Nel 2016, Kadjar rappresenta il 61% delle vendite di Renault in Cina.

-  Kadjar propone una gamma di motorizzazioni arricchita e nuove dotazioni.

Nuovo Renault Koleos è stato svelato in anteprima mondiale al Salone di Pechino ad aprile 2016 ed è commercializzato sul mercato cinese da novembre 2016. Prodotto anch’esso nello stabilimento di Wuhan, Nuovo Koleos è un SUV che coniuga solidità e raffinatezza.

-  Anche Nuovo Koleos è stato accolto favorevolmente in Cina: la qualità e il design gli hanno valso più di 10 premi attribuiti da media influenti come Beijing Daily news, Autocarweekly e Zhejiang TV.

Con Captur, Kadjar e Nuovo Koleos, Renault propone oggi sul mercato cinese una gamma completa di crossover .

150 punti vendita a fine 2016 ed una crescita del 50,8%

La gamma è sostenuta da una Rete che conta già 150 punti vendita a fine 2016 (saranno 200 a fine 2017), presenti in tutte le province cinesi.

-  Dal 2009 Renault ha istituito un “Client Relation Center”, che fornisce garanzie, contatto, semplicità ed assistenza.

-  Renault propone una garanzia 3 anni / 100.000 chilometri per i veicoli, una garanzia 5 anni / 120.000 chilometri per il motore e la trasmissione, un’offerta completa di servizi, tra cui contratti di manutenzione, veicolo sostitutivo o check-up gratuiti, oltre a costi di manutenzione competitivi.

Nel 2016, Renault ha venduto 35.278 veicoli, che hanno rappresentato un aumento del 50,8% delle immatricolazioni su un mercato in crescita del 14%. Renault punta a conquistare una quota di mercato del 3,5% in Cina. Il mercato automobilistico cinese rappresenta oltre 24 milioni di veicoli nel 2016.

“Migliore Marca estera” e “Migliore Casa automobilistica in joint-venture”: il riconoscimento di una strategia ambiziosa incentrata sulla qualità

Il 16 dicembre 2013, Renault e Dongfeng firmano l’accordo per la costituzione della joint-venture Dongfeng Renault Automotive Company (DRAC), una delle rare JV detenute in quote paritarie nel settore automobilistico cinese.

Il 1° febbraio 2016, Renault e Dongfeng inaugurano il sito produttivo di Wuhan , stabilimento greenfield costruito in appena due anni, costituito da un impianto di produzione, uno di meccanica ed un centro di ricerca e sviluppo. La capacità produttiva iniziale è di 150.000 veicoli l’anno, destinata a raddoppiare. Lo stabilimento è focalizzato sulla qualità.

-  Nel 2015, il sito riceve la certificazione ISO 9001, grazie ai processi di assicurazione qualità attuati in tutti i reparti (prove di tenuta, test 3D, banchi di prova, ecc.).

-  L’impianto di Wuhan applica l’AVES (Alliance Vehicle Evaluation Standard), un processo di valutazione della qualità del veicolo, prima della consegna alla ete, basato su 300 criteri.

Nel 2016, lo stabilimento ha avviato la produzione di Renault Kadjar e Nuovo Renault Koleos, e prepara già la produzione di un veicolo elettrico con il marchio locale, realizzato sulla base di Fluence, nell’ottica di disporre di una proposta elettrica su un mercato promettente e in piena espansione (256.879 veicoli elettrici nel 2016, +121%).

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Paola Repaci

Paola Repaci

Renault/Alpine Product & Corporate Communication Manager

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