DESIGN TALK: L'ABITACOLO, DESIGN AL SERVIZIO DELL'UTILIZZO - EPISODIO 2

In un’era digitale in cui gli utenti vedono cambiare il proprio stile di vita, è compito dei costruttori automobilistici affiancarli con soluzioni che facilitino i viaggi e l’utilizzo dei veicoli senza sconvolgere le loro abitudini. I designer sono in prima linea nell’affrontare queste sfide. Oltre al semplice fatto di progettare un bell’abitacolo, devono comprendere le esigenze degli utenti per creare un’esperienza piacevole ed intuitiva in linea con le loro abitudini.

«È da tanto tempo che il design non è più solo una questione di stile ed estetica. Contano anche l’utilizzo e l’esperienza che l’utente fa con i nostri prodotti e i nostri servizi. Un’esperienza completamente intuitiva e naturale.» Gilles Vidal – Direttore Design Marca Renault

 

Feel at Home: sentirsi a casa

Gilles e Tristan partono dall’osservazione del passaggio tra lo spazio in cui viviamo e l’auto. Questa transizione deve essere semplice ed avvenire nel modo meno faticoso e fastidioso possibile affinché l’esperienza della mobilità risulti piacevole. Per Renault quest’esperienza si riassume nel concetto Feel at Home, “sentirsi a casa”: l’utente deve sentirsi a suo agio nel veicolo come a casa sua. 

Per Renault Scenic E-Tech Electric, quest’obiettivo si realizza con elementi concreti come il tetto panoramico opacizzante Solarbay, che consente alla luce di penetrare nel veicolo, ma anche di proteggersi dai raggi del sole senza ridurre la luminosità dell’abitacolo, mantenendo il comfort termico a bordo, sia d’estate che d’inverno. La funzione di apertura e chiusura di Solarbay è stata pensata per essere piacevole all’uso, come la chiusura delle tapparelle o delle tende automatiche per ottenere la giusta temperatura in casa.

La sensazione di sentirsi a casa si prova anche con il bracciolo posteriore “ingenius”, progettato per i molteplici utilizzi dei passeggeri. In un’epoca in cui i bambini fanno uso di smartphone e tablet per passare il tempo, i lunghi viaggi diventano più piacevoli con quest’ingegnoso bracciolo con prese integrate, che consente di godersi i film individualmente su due smartphone oppure insieme sul tablet, come stando comodamente seduti nel salotto di casa. Questi elementi distintivi fanno sì che gli interni dei veicoli Renault diventino un rifugio sicuro, regalando una vera sensazione di benessere.

Bracciolo posteriore multifunzionale “ingenius” 

«Sentirmi a casa è quello che cerco anch’io, è ciò che sviluppo nella mia professione da 20 – 25 anni. Quando, dopo ore ed ore di disegni e test, si riesce a creare trasmettendo questa sensazione, si esce vincitori su tutta la linea.» Tristan Auer, designer e architetto di interni

Humanized Tech: la tecnologia al servizio dell’utente

La tecnologia è oggi onnipresente nei veicoli. Gli ADAS, dispositivi di assistenza alla guida, sono diventati fondamentali per garantire agli utenti la massima sicurezza. I sistemi multimediali come OpenR Link di Renault (basato su Android Automotive e dotato di ecosistema Google) sono molto apprezzati per semplificare i viaggi e renderli più fluidi. Tuttavia, Gilles Vidal ritiene che sia altrettanto importante proporre il giusto equilibrio tra tecnologia ed esperienza per non distogliere l’attenzione del conducente ed assicurargli la massima tranquillità. Quest’idea si concretizza nei veicoli Renault con l’espressione Humanized Tech, tecnologia umanizzata: la tecnologia non è un mero gadget per introdurre innovazioni, ma deve essere utilizzata a ragion veduta, per un’esperienza a bordo inedita, che migliori concretamente il comfort e la sicurezza di conducente e passeggeri. È qui che si ritrova il DNA delle voiture à vivre di Renault, che si è sempre adoperata per mettere il meglio della tecnologia alla portata di tutti.

L’obiettivo della “tecnologia umanizzata” è anche quello di trovare il giusto equilibrio tra digitale e fisico, il punto in cui si incontrano pixel e materia naturale. Questo posizionamento nei confronti della tecnologia diventa un filo conduttore della user experience proposta dal design. Ad esempio, poter cambiare la temperatura grazie ad un pulsante fisico invece di un display oppure il contatto con materiali naturali ed eco-responsabili, come la canapa ed il lino, anziché con materiali artificiali. Questa perfetta sintesi tra tecnologia e oggetti fisici è la mission del design automobilistico dei nostri giorni.

Abitacolo di Scenic con OpenR Link

Distinguersi: esprimere personalità

Gilles Vidal sottolinea anche che, indipendentemente dall’approccio scelto per il design dell’abitacolo, ciò che importa è distinguersi dalla massa.

«L’attrattività e la bellezza possono essere soggettive, ma l’audacia, il fatto di distinguersi, è di fondamentale importanza. Ecco perché bisogna dar prova di inventiva e creare nuove esperienze su strada. Oltre a rendere un oggetto o un veicolo piacevole da guardare, distinguersi dalla massa significa avere un design impattante e differenziante, mentre lo standard è sempre in agguato.» ha precisato. E Tristan Auer ha aggiunto: «Non esiste la bellezza fine a se stessa, la personalità è il vero valore aggiunto e diventa persino una virtù per il designer. Questo concetto permette di creare un campo di espressione carismatico che suscita emozione nell’utente.» 

Forse è proprio questo il segreto del design dei veicoli Renault cosiddetti Next Gen, della prossima generazione, un design completamente dedicato ai nuovi utilizzi quotidiani dei passeggeri e in grado di stimolare le loro emozioni, dando così un tocco singolare all’esperienza della mobilità.