Comunicati Stampa
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IL GRUPPO RENAULT, VEOLIA E SOLVAY: LE BATTERIE DI OGGI SARANNO QUELLE DI DOMANI

20 Maggio 2021

Recuperare i metalli strategici contenuti nelle batterie a fine vita dei veicoli elettrici per limitare l’impatto sulle risorse e sull’ambiente: ecco gli obiettivi del consorzio che riunisce il Gruppo Renault, Veolia e Solvay.

Da 10 milioni a oltre 100 milioni. Il numero dei veicoli elettrici che circolano sulle strade europee sarà moltiplicato per 10 nel 2030. Questo dato basta per capire la sfida cruciale che rappresenta l’approvvigionamento e il riciclo dei metalli delle batterie elettriche.

Il Gruppo Renault è il primo costruttore automobilistico ad essere operativo su tutto il ciclo di vita delle batterie.  È così che ha sviluppato solide competenze per incrementare la loro durabilità ed ampliarne gli utilizzi.

Ottimizzare il ciclo di vita delle batterie  

Tutto è cominciato a Flins, il primissimo stabilimento di Renault ancora in attività, dove, dal 2011, è stato messo a punto il know-how industriale per riparare le batterie allo scopo di prolungarne la durata. Una competenza che, oggi, si è diffusa in una ventina di centri situati in 17 Paesi in Europa. Con il progetto Re-Factory di riconversione dello stabilimento di Flins in un sito dedicato all’economia circolare, l’obiettivo è raggiungere una capacità di 20.000 riparazioni entro il 2030. 

Saper riparare le batterie è fondamentale e offrir loro una seconda vita indipendentemente dal veicolo consente di fare un ulteriore passo avanti. Come per gli smartphone e i computer, le celle delle batterie riducono le performance dopo un periodo che va da 8 a 12 anni. Tuttavia, alla fine della prima vita, possono ancora offrire altre opportunità di utilizzo. Con i suoi partner, il Gruppo Renault sperimenta nuovi modi di utilizzare le batterie di seconda vita, ad esempio per stoccare l’elettricità derivata da fonti di energia rinnovabili (eolica, solare, ecc.). Queste iniziative consentono di restituire le riserve di energia a seconda delle esigenze e di prolungare da 5 a 10 anni il riciclo delle batterie!

Alla fine di una vita intensa giunge la fase del riciclo. Da oltre un decennio, il Gruppo Renault ricicla le sue batterie grazie alle competenze di Veolia, leader mondiale della gestione ottimizzata delle risorse. Dopo aver fatto una diagnosi e messo in sicurezza la batteria, i singoli componenti e le celle sono decostruiti e, successivamente, frantumati. I metalli, in particolare, vengono estratti e riutilizzati in varie filiere industriali.  

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Fare il nuovo con il vecchio  

E se un giorno fosse possibile ricostituire le batterie nuove partendo da batterie a fine vita? È proprio questo l’obiettivo ambizioso che si pongono il Gruppo Renault, Veolia e Solvay, leader della chimica avanzata, unendo le loro forze. Grazie all’associazione di più tecnologie all’avanguardia, i procedimenti di estrazione e purificazione dei metalli come il litio, il nickel e il cobalto, saranno ottimizzati per poterli riutilizzare per la produzione di nuove batterie. Così il cerchio si chiuderà, contribuendo alla riduzione dell’impronta ambientale delle future batterie dei veicoli elettrici.

Realizzare un ecosistema circolare più virtuoso  

Fedeli al principio dell’economia circolare, i tre partner aprono la strada ad un approvvigionamento più sicuro e più sostenibile di materiali strategici per le batterie. La realizzazione di questo circuito chiuso contribuirà a preservare le risorse naturali e a generare nuovi driver di crescita e competitività in Europa. Un impegno concreto in quanto comporta la creazione di uno stabilimento pilota in Francia a breve termine.

Paola Repaci

Paola Repaci

Renault/Alpine Product & Corporate Communication Manager