Comunicati Stampa
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RENAULT E IL CINEMA: UNA LUNGA STORIA D’AMORE!

28 Maggio 2020

Renault e il cinema hanno una storia che li lega fin da quando entrambi sono nati in Francia oltre un secolo fa. Nel 1895, i fratelli Lumière hanno registrato il brevetto del primo cinematografo e creato uno studio proprio a Boulogne-Billancourt, a due passi dai futuri primi stabilimenti di Renault sull’Ile Seguin.

Renault e il cinema hanno una storia che li lega fin da quando entrambi sono nati in Francia oltre un secolo fa. Nel 1895, i fratelli Lumière hanno registrato il brevetto del primo cinematografo e creato uno studio proprio a Boulogne-Billancourt, a due passi dai futuri primi stabilimenti di Renault sull’Ile Seguin.

Fin dalla fondazione della sua azienda, la Renault Frères, nel 1899, Louis Renault si è affidato al cinema per promuovere le sue creazioni. I fratelli Lumière lo presentano quello stesso anno in un cortometraggio al volante del primissimo modello della Marca: la Type A, piccola auto progettata e commercializzata da Louis Renault in persona.

Da allora, il Costruttore francese ha sempre mantenuto un legame speciale con la settima arte. I veicoli Renault, infatti, compaiono tuttora in una quarantina di film all’anno.

Renault e i festival del cinema

Ogni anno, Renault accompagna i festival del cinema in tutto il mondo accompagnando le celebrità fino ai piedi dei red carpet più prestigiosi.  

Sono numerosi i festival di cui Renault è partner ufficiale:

- Festival di Cannes 

- Premio César   

- Festival del cinema americano di Deauville

- Festival Internazionale della Commedia d’Alpe d'Huez 

- Festival del film romantico di Cabourg

- Festival del film francofono d’Angoulême

- Grand Lyon Film Festival e Lumière Festival

- Festival del Cinema Francese Online 

- Festival Internazionale dei Programmi Audiovisivi 

Cifre chiave

200

Ogni anno 40 veicoli Renault compaiono in ben 200 film

120

Renault e il cinema condividono una storia che dura da 120 anni

37

37 anni di partnership tra Renault e il Festival di Cannes

300

300 veicoli Renault sono stati messi a disposizione degli organizzatori del Festival nel 2019

20.000

20.000 sono i transfert garantiti per la durata del Festival

Renault Type CB – “Titanic”, diretto da James Cameron (1997)

“Titanic”, un film che, quando è uscito, ha battuto tutti i record, narra la tragica storia del più famoso dei naufragi.  Durante la traversata del 1912, il transatlantico trasportava tutta una serie di oggetti, tra cui anche una Renault Type CB, che apparteneva a William Ernest Carter, passeggero di prima classe (peraltro sopravvissuto), che voleva riportare il suo veicolo negli Stati Uniti.

Nel film, Leonardo Di Caprio e Kate Winslet sono protagonisti di una scena d’amore proprio in un modello equivalente del 1910.

Renault Type NN – “Indiana Jones e l’ultima crociata”, diretto da Steven Spielberg (1989)

Di Renault Type NN, prodotta tra il 1924 e il 1929, sono state vendute 150.000 unità. Sessant’anni dopo la fine della produzione, Spielberg gira il terzo episodio delle avventure di Indiana Jones. In una delle scene più famose, durante un inseguimento nel deserto, una torpedo a quattro porte del 1928 rincorre un carro armato.

Renault 11 – “007 – Bersaglio mobile”, diretto da John Glen (1985)

Renault 11, la best seller della sua categoria negli anni Ottanta, diventa la star di un episodio della saga di James Bond: “007 – Bersaglio mobile”. Roger Moore interpreta il famoso agente segreto britannico che requisisce una R11 ai piedi della Torre Eiffel, prima di lanciarsi in un infernale inseguimento lungo la Senna. Nel cuore dell’azione, la R11 urta una barriera e si trasforma in una decappottabile, prima di finire letteralmente spezzata in due.

Da Jacques Tati a James Bond, dagli anni 1940 agli anni 1980

Nel 1949, una Renault Nervastella compare nel primo film di Jacques Tati, “Giorno di festa”.

Con l’elegantissimo profilo da “gazza ladra” e la griglia di ispirazione americana, ai suoi tempi questo modello vince su tutti i fronti. Qualche anno dopo, nel 1964, il film “Una ragazza a Saint-Tropez” riscuote un grande successo nelle sale francesi.

La pattuglia di Louis de Funès guida un furgoncino blu che è diventato mitico: si trattava di una Renault Estafette.

Nel 1966, spetta a Lino Ventura far rombare il motore della Renault, più precisamente di una R8 Gordini, nel film “Licenza di esplodere”.

Nel 1971, Tati realizza “Monsieur Hulot nel caos del traffico”, un film che narra le avventure del signor Hulot, un designer parigino che trasforma una Renault 4L in un insolito camper pieno di incredibili gadget.

Nel 1983, Sean Connery veste i panni di 007 un’ultima volta nel film “Mai dire mai”. Renault si pone ancora una volta al servizio di Sua Maestà in un indimenticabile inseguimento sulle alture dei golfi di Antibes con l’agente segreto su una motocicletta contro una Renault 5 Turbo 2.0

Da “I visitatori” a “Triplice inganno”, 1990-2000

Non si può parlare di Renault e del cinema senza far riferimento a “I visitatori” (1993) e alla Renault 4 F4 che veste i colori de La Poste. Messa a dura prova da Godefroy de Montmirail (Jean Reno) e Jacquouille la Fripouille (Christian Clavier), questa "giardinetta del diavolo" è una versione van del 1983. Un anno dopo, Les Nuls, un gruppo di attori comici (Alain Chabat, Chantal Lauby e Dominique Farrugia), gira il film “Quattro delitti in allegria” in cui si fa un accenno a Renault con tanto humour: la parodia di una pubblicità di Safrane “Palme d'or” in edizione limitata.

Nel 2003, un’altra commedia e un’altra Renault. Nel film “Pistole nude”, Kad Merad ed Olivier Baroux si mettono al volante di una Renault Fuego gialla su cui compare la scritta in inglese “The famous French car of the year 1982” (la famosa auto francese del 1982).

Nel 2006, Clovis Cornillac guida una Renault AX Torpedo, uno dei modelli più popolari in Europa all’inizio dello scorso secolo, nell’adattamento cinematografico di “Triplice inganno”.

Nel 2007, Renault presta al regista francese Julien Leclercq tre prototipi – Talisman, Velsatis e Koleos - per il suo film futuristico “Chrysalis”.

Da Dany Boon a Steven Spielberg, 2010-2020

Nel 2010, due anni dopo il successo mondiale di “Giù al nord”, Dany Boon gira “Niente da dichiarare?”, in cui guida una Renault 4 ridisegnata con un motore da 140 cavalli!

Un anno dopo,”Quasi amici” sbanca i botteghini. Per facilitare il trasporto della sedia a rotelle di cui aveva bisogno François Cluzer, la produzione sceglie una Renault Kangoo 2a serie TPMR.

Nel 2013, Renault la fa da protagonista nel film “Un principe (quasi) azzurro”. Una ZOE diventa il punto di incontro tra un uomo e una donna che sembrano essere agli antipodi.

Un anno dopo, film futuristico, protagonista reale: Terry Gilliam, in The Zero Theorem, fa sussultare gli appassionati di veicoli a zero emissioni mostrando loro una Londra affollata di tanti, piccoli e guizzanti Renault Twizy. L’ex Monty Python, nonché sceneggiatore di film del calibro di Paura e Delirio a Las Vegas, elegge Twizy a veicolo onnipresente nelle strade attraversate dall’agorafobico protagonista Qohen Leth (il premio Oscar Christoph Waltz), un hacker in cerca di un senso per la propria esistenza. Il quadriciclo viene scelto in quanto incarna l’immagine della mobilità futura e scopriamo che il regista è fan dell’agile veicolo elettrico, del quale una quindicina di unità sono state usate per le riprese.

Nel 2018, in "Ready Player One", Steven Spielberg pone di nuovo alla ribalta i veicoli elettrici Renault. Nel bel mezzo di un mondo post-apocalittico in cui regna il caos, sul set compaiono infatti alcune Twizy.

Documenti

Renault e il Cinema 28-5

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