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3D sketching: digitalizzare con la matita

18 Gennaio 2022

Proprio come il cinema, i videogiochi e la cartografia, anche l’industria automotive fa affidamento, da diversi decenni, sui progressi della modellizzazione 3D per dar vita ai suoi progetti. Oggi, per produrre un’auto, bisogna prima farla nascere in formato 3D. È uno dei compiti del designer, che può contare su tool box digitali sempre più ricchi. Uno di questi strumenti si basa sul 3D sketching, una tecnologia rivoluzionaria che consente di disegnare senza matita né scrivania. Benvenuti nel futuro!

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Technocentre di Guyancourt, 1° dicembre 2021. Un uomo con un casco VR in testa e due controller in mano, gesticola nel bel mezzo di una stanza. Sembra tracciare linee invisibili intorno a sé. Una scena buffa, che fa subito pensare alle esperienze di realtà virtuale dei videogiochi. Eppure, Udo – è così che si chiama – non è affatto un gamer … è un designer! Ed è impegnato in una sessione di lavoro. La sua ultima scoperta? Un software di 3D sketching, un metodo per disegnare che è in corso di sviluppo presso il centro design del Gruppo Renault.





Con il 3D sketching, si è immersi in uno spazio dove non ci sono più vincoli né limiti. 

Udo, Chief Designer

IN COSA CONSISTE IL 3D SKETCHING?

Il 3D sketching è una tecnologia intuitiva che consiste nel “disegnare nel vuoto”, intorno a sé.

Cosa vuol dire “disegnare nel vuoto”? Si tratta di una tecnica che già Pablo Picasso stava sperimentando nel 1949. Il famoso artista spagnolo utilizzava un accendino come matita per realizzare “coreografie luminose”. Questi disegni effimeri sono stati immortalati dalla fotografa Gjon Mili. La tecnica era nota come light painting (o light drawing), una forma artistica che, già a quei tempi, consentiva di concettualizzare un’idea sotto forma di rappresentazione nello spazio.

Oggi, con il 3D sketching, succede un po’ la stessa cosa, ma senza accendino né macchina fotografica. La tecnica si basa sull’uso di un casco VR, dove VR sta per Virtual Reality, ossia realtà virtuale. Inventato 50 anni fa, si è democratizzato una decina di anni fa con la commercializzazione di modelli per i videogiochi destinati al grande pubblico.

Dopo aver indossato il casco ed averlo acceso, il designer si trova immerso a 360° in uno studio di design. Usando due controller (uno per mano), sceglie i colori da una tavolozza grafica, traccia le linee, crea le forme, riempie le superfici, ecc. Tutti i movimenti sono modellizzati e registrati in tempo reale da un software.

Per sperimentare il 3D sketching, bastano un casco VR, due controller ed una connessione Internet.

LIBERTÀ CREATIVA DIGITALE QUASI ILLIMITATA

Già alla fine degli anni 1990, la professione del designer aveva subito una prima trasformazione con la diffusione sempre maggiore del disegno su tavoletta digitale. Oggi, il 3D sketching va ben oltre, permettendo al designer di fare a meno di tavoletta, matita, mouse e persino scrivania per lavorare. Il design entra in una nuova era: quella della digitalizzazione posta al centro della progettazione dei veicoli.

È da tanto tempo che il Gruppo Renault lavora nel digitale. Oggi, si apre una nuova era per i designer.

Grazie a strumenti sempre migliori, la digitalizzazione lascia piena libertà al designer, rendendo i suoi progetti ancora più accessibili. Non è mai stato tanto facile realizzare velocemente bozzetti 3D, creare in prospettiva, modellizzare le forme – anche su scala 1:1 – o riempire i volumi. «Così si risparmia tempo», precisa Udo. «Ci vogliono almeno 4 settimane per inviare una scansione o dati ad una macchina, mentre qui si lavora in tempo reale. È un enorme vantaggio.» Insomma, il 3D sketching apre le porte a nuove sperimentazioni, in quanto permette all’utente di trasformare facilmente qualsiasi idea in realtà.

I lati negativi di tutto ciò sono l’affaticamento degli occhi, il mal di testa ed altri dolori, dorsali ed articolari che, dopo un uso prolungato, possono affliggere alcuni designer. «Per disegnare a 360° bisogna avere una buona forma fisica e fare una pausa ogni ora», sottolinea Udo.

Gli ingegneri stanno già riflettendo su soluzioni per rendere l’esperienza più piacevole e meno vincolante. In genere, puntano sull’alleggerimento del casco. Si sviluppano, ad esempio, caschi di “realtà mista”, che consentono di disegnare nella realtà virtuale, ma anche di vedere cosa accade intorno a sé ed interagire con i colleghi.

Due designer del Gruppo Renault lavorano insieme, in tempo reale, su un progetto in 3D sketching.

MODALITÀ COLLABORATIVA 2.0

Il 3D sketching aggiunge un’altra corda all’arco del designer: la possibilità di collaborare con un collega, dal vivo, sullo stesso progetto, indipendentemente dalla distanza che li separa.

«Basta una connessione Internet per superare tutti i limiti geografici. Si può avere la sensazione di stare insieme, anche se ci si trova a migliaia di chilometri di distanza», precisa Udo. I due designer possono confrontarsi tramite l’interfaccia creata dal tool di 3D sketching, usando gli auricolari ed il microfono integrati nel casco VR. Possono così comunicare, condividere i lavori realizzati individualmente e collaborare su progetti in comune. Tutto questo senza doversi spostare da casa, dall’ufficio o da qualsiasi altro posto in cui si trovino.

Risultato: le combinazioni immaginabili sono infinite ed i malintesi molto meno frequenti di prima.

Grazie al VR, che apre le porte alla realtà 3D, riusciamo ad esprimerci con più precisione.

Ma non è tutto: anche il workflow risulta migliorato. Dopo aver realizzato le modellizzazioni con il 3D sketching, queste vengono esportate sotto forma di file, che possono essere utilizzati anche dagli altri anelli della catena di progettazione e produzione dei veicoli. Il designer può affidare il rendering del suo lavoro ad un modellatore (incaricato di ricavarne un modello fisico) o ad un ingegnere che, ad esempio, ne valuterà la fattibilità.

Proprio come la digitalizzazione, anche il 3D sketching elimina gli ostacoli alla comunicazione e fa cadere progressivamente le barriere tra le varie professioni.

Esempio di bozzetto di veicolo realizzato con il 3D sketching

LA NUOVA MATITA DEL “DESIGNER AUMENTATO”

Da alcuni anni, il disegno digitale offre al design l’opportunità di portare avanti il processo più velocemente e spingersi oltre, fin dalle iniziali intenzioni del designer. Questa tendenza è stata accentuata dal 3D sketching. Oltre a ridurre i costi ed i tempi di realizzazione, questa nuova tecnologia facilita lo sviluppo e fornisce un’anteprima dei contenuti disegnati.

Concretamente, il designer ha ora la possibilità di concentrarsi su una parte del disegno con più precisione, sperimentare le superfici a suo piacimento, produrre “a specchio” (duplicare una faccia 2D per ricavarne un oggetto 3D), ottenere un miglior rendering di bozzetti e modellizzazioni, presentare direttamente i suoi progetti in tempo reale e dar vita ai disegni grazie alla compatibilità di questa tecnologia con le stampanti 3D.

Con questi numerosi vantaggi, nuove competenze e modi sempre più disparati di esprimere le sue idee, il designer si è trasformato in un “designer aumentato”.

Avremo sempre bisogno dei modelli fisici perché i nostri clienti vogliono acquistare un prodotto vero, che possano toccare.

«Il 3D sketching è uno strumento in più, ma i metodi tradizionali restano sempre validi» ha concluso Udo. L’approccio digitale è complementare a quello fisico, hanno entrambi un ruolo da svolgere nel processo di produzione dei veicoli. I modellatori continuano a utilizzare l’argilla sintetica per realizzare i loro modelli. Ideali per elaborare le linee del veicolo, sono determinanti nella fase finale del progetto per giudicarne la qualità. Allo stesso modo, il 3D sketching non sostituisce le capacità di disegno del designer, pietra miliare della progettazione dei veicoli.

IL 3D SKETCHING PARTE GIÀ ALLA CONQUISTA DI ALTRI SETTORI

I designer del Gruppo Renault non sono gli unici a sperimentare questa tecnologia. Già adottata da diverse scuole di design, viene oggi utilizzata dai progettisti di moto, calzature sportive, caschi per biciclette e zaini. Possiamo scommettere che, in futuro, permetterà di realizzare molti progetti in settori disparati, tra cui moda, interior design, medicina, architettura e videogiochi.

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STORY- 3D sketching 18-1

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Paola Repaci

Paola Repaci

Renault/Alpine Product & Corporate Communication Manager

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